E' formata da una scatola in legno ( 47x33x13.5 cm) ospitante 6 bottiglie di Leida separatamente asportabili. La scatola è rivestita internamente con vernice metallica.
Ogni bottiglia (altezza 25 cm diametro 11 cm ) è realizzata in vetro, con un'armatura esterna e una interna in metallo e la parte superiore verniciata con vernice isolante rossa. .
Quattro colonne in ottone e vetro sostengono un supporto orizzontale in metallo da cui pendono delle catenelle che costituiscono il contatto con la parete interna delle bottiglie.
Le bottiglie sono collegate in due serie da tre bottiglie che possono essere connesse tra di loro attraverso un doppio contatto in ottone posto all'estremità superiore della batteria. Un gancio con sferetta è collegato al fondo metallico della scatola.
Il collegamento con il fondo in lamiera della scatola e con quello in testa ad uno stelo delle bottiglie, probabilmente, serviva al collegamento dei dispositivo al circuito della stazione trasmittente.
La bottiglia di Leida inventata in Olanda verso il 1745 è un dispositivo in grado di accumulare le cariche elettriche (condensatore). Continuamente perfezionate, all'inizio del Novecento le bottiglie di Leida, insieme alle bobine, furono utilizzate da Marconi e i radiotecnici della sua epoca per la realizzazione dei circuiti di trasmissione per la telegrafia senza fili sintonizzata (brevetto 7777). Tali dispositivi fungevano da capacità C nel circuito oscillante LC.