Il caleidoscopio fu uno dei giochi ottici più diffusi nell'800 assieme allo stereoscopio (vedi inv. 534 e inv. 560) ed è rimasto sostanzialmente inalterato fino ad oggi.
L'esemplare qui descritto consiste di un tubo di latta dorata e legno, lungo circa 28 cm. All'interno del tubo e per quasi tutta la sua lunghezza sono collocati due specchi orientati di 60° l'uno rispetto all'altro. Ad un'estremità del tubo si trova un foro e una lente attraverso cui si può guardare all'interno del caleidoscopio. All'altra estremità si trova una scatola formata da due dischi di vetro opaco, tra i quali sono posti dei frammenti di vetro di varie forme e colori.
Ruotando la scatola, la posizione dei frammenti varia e, per il fenomeno della riflessione multipla, si dovrebbero formare delle figure simmetriche.
La visione è poco chiara.
Il caleidoscopio, come del resto lo stereoscopio, fu inventato da David Brewster (1781-1868), che lo brevettò nel 1817.