N° 4156-263
MECCANICA CANNOCCHIALE CELESTE TERRESTRE

Apparecchio, interamente di ottone, consiste di un treppiede sul quale poggiano i due sistemi di lenti dell'obiettivo e dell'oculare. La testa del treppiede è dotata di movimenti equatoriale ed azimutale.

Sulla testa è fissato con due viti godronate ( una manca) il tubo dell'obiettivo, lungo circa 1 m; all'interno di tale tubo scorre il tubo dell'oculare, comandato per mezzo di una cremagliera.

La lente dell'obiettivo è essenzialmente un doppietto acromatico di lunghezza focale di circa 1 m.

Nel cannocchiale, l'immagine dell'oggetto, data dall'obiettivo, si forma sensibilmente nel suo piano focale, situato vicinissimo al fuoco dell'oculare, fra esso e la lente. Ne risulta che la lunghezza del cannocchiale, pur non mantenendosi costante, è presso a poco uguale alla somma delle distanze focali dell'obiettivo e dell'oculare.

Il campo del cannocchiale è tanto più piccolo quanto maggiore è l'ingrandimento.

Il cannocchiale astronomico, così come è descritto da Keplero in un trattato di ottica del 1611, fu costruito per primo dal padre gesuita Christian Scheiner nel 1615.

L’apparecchio è provvisto di una cassetta in legno di custodia.

acquisto: 17 maggio 1916

costo: 0

collocazione: Museo

costruttore: Ignoto

dimensioni: 100 x 70 x

materiale: Ottone