Bottiglia di Leyda di cm. 15 la cui armatura interna (mancante) generalmente termina con una sferetta, alla quale è affacciata una ulteriore sferetta facente parte dello spinterometro con scala graduata in millimetri e nonio.
Funzionamento
Il sistema consta di due condensatori in serie: la bottiglia di Leida di alta capacità ed il sistema delle due sferette di bassa capacità. Collegando una macchina elettrostatica all’armatura interna della bottiglia si otterrà la stessa quantità di carica anche sulle sferette, poiché la capacità delle sferette è molto minore, il potenziale fra di esse sarà maggiore e quindi scoccherà una scintilla non appena verrà superata la rigidità dielettrica dell’aria.
Uso
Per valutare il potenziale e la quantità di carica prodotta da macchine elettrostatiche.
Le scintille fra le sferette sottraggono quantità discrete di carica: la frequenza con cui si generano le scintille può essere
Cenni storici
L’elettrometro fu proposto dal farmacista inglese Timothy Lane (1743 – 1807).
Il condensatore cilindrico chiamato bottiglia di Leida compare per la prima volta a Leiden nel 1745 ed è costituito di una bottiglia di vetro riempita con ritagli metallici (od anche con un liquido conduttore) in cui è immerso un elettrodo che termina all’esterno con una sfera. La superficie esterna è ricoperta con un foglio metallico e costituisce l’’armatura che viene solitamente connessa a terra. Il vetro è il dielettrico che separa le due armature