Il banco di Melloni è un banco ottico, per lo studio della radiazione termica, che è costituito da un regolo graduato orizzontale, fissato ad una piattaforma di legno, sul quale poggiano mediante sostegni scorrevoli, una sorgente, un rivelatore e vari accessori.
Il rivelatore è un termoscopio differenziale di grandissima sensibilità, che è costituito da una pila termoelettrica, formata da qualche decina di coppie antimonio-bismuto, collegata ad un galvanometro astatico di Nobili.
In questo dispositivo, ideato nel 1829 da Leopoldo Nobili (1784-1835), che lo chiamò termoscopio-elettrico o termo-moltiplicatore, e successivamente perfezionato da Macedonio Melloni (1798-1854), le sbarrette di antimonio e di bismuto della pila sono saldate a zig zag in modo da formare un parallelepipedo a base quadrata in cui le saldature dispari sono tutte su una base e quelle pari sull'altra e le due basi sono annerite.
Come sorgente si può utilizzare:
- un cubo cavo di lamiera di rame, le cui pareti verticali sono ricoperte con sostanze diverse, che viene riempito d'acqua e riscaldato a 100 gradi portando l'acqua all'ebollizione mediante un fornellino ad alcool posto nella parte cava del supporto (cubo di Leslie);
- una lamina di rame che viene scaldata fino a circa 400 gradi;
- una spirale di platino che viene portata all'incandescenza;
- una lampada Locatelli (che porta la scritta: R. Menilmontant 26 - Lampe Locatelli);. Sul regolo possono essere inoltre sistemati, mediante gli appositi sostegni, vari accessori.